dal 1964
L' antica ricetta bassianese

 

Rispetto delle tradizioni e amore per il nostro territorio. Le fasi di lavorazione non sono molte, ma bisogna saperle fare. Servono attenzione, competenza, macchinari adeguati, ambiente e clima adatti.

La rifilatura al coltello per eliminare il superfluo e dare al prosciutto la sua forma, la salatura per proteggerne l’invecchiamento ed intervenire nella formazione del sapore. Dopo, l’aromatizzazione…ma questo è un segreto di famiglia.

Noi cominciamo da un buon maiale. Scegliamo maiali italiani: ne conosciamo la zona di provenienza, sappiamo cosa mangiano e come vengono trattati. Ci sono ottimi allevatori…con ottimi cosci. Poi viene l’arte, quella vera…

 

Bassiano è bandiera arancione dell ACI
turismo di qualità dell'entroterra
e patria del noto editore umanista Aldo Manuzio

 

Aperte al sole, ben ventilate, le colline di Bassiano - i Lepini - offrono un clima ideale per la stagionatura dei prosciutti.

Il paesino è caratterizzato dalle maestose mura castellane, fatte costruire dai Caetani nel XIII secolo. Esse costituiscono la struttura a spirale del paese, una serie di scalette crea un gioco tra i vicoli e passaggi nascosti che culminano verso la collina in cui troneggia la chiesa di S. Erasmo e la piazza della Torre Civica. Le tre porte di accesso al borgo non rappresentano

semplicemente un'apertura nelle mura ma un luogo dì incontro fra due mondi: l’urbano ed il rurale, l’interno e l’esterno. Entrando nel borgo attraverso l’arco della Porta nuova e affacciandosi dalla terrazza del belvedere ci si ritrova immersi in un mare di verde fatto di faggi di lecci e di querce.

Il borgo medioevale è costruito da antiche case chiamate “Case Torri” interrotte da una serie di affascinanti vicoli. Poco conosciuto il borghetto offre scorci mozzafiato

Nelle vicinanze si possono visitare: Sermoneta, l'abbazia di Valvisciolo, il giardino di Ninfa, l'abbazia con il borgo antico di Fossanova, Maenza, S.Felice Circeo, Terracina.